poesia
PREMIO MERINI - SOSTEGNO A TUTTO CAMPO
“Gli attestati di solidarietà e stima che stiamo ricevendo in questi giorni ci fanno ben sperare. Il Premio di poesia Alda Merini è diventato ormai una iniziativa amata da migliaia di persone che condividono quotidianamente con noi la gioia di appartenere ad un gruppo culturalmente libero, lontano certamente da condizionamenti e schemi: quello dell’Accademia dei Bronzi che, da qualche anno, ho l’onore di presiedere”.
Lo sostiene Vincenzo Ursini, ideatore e promotore del premio letterario dedicato alla più grande poetessa italiana del secondo Novecento, premio che già alla sua seconda edizione è diventato il primo d’Italia per numero di adesioni.
Sulla possibilità paventata da Ursini di realizzare la manifestazione altrove, interviene con una dichiarazione Ivan Mancuso, fondatore del movimento civico “Parliamone”.
“L’impegno culturale di Vincenzo Ursini, per la nostra città e la Calabria tutta, è notorio. Ecco perché, da privati cittadini e nei limiti delle nostre possibilità, - dice Mancuso - siamo pronti a sostenere il premio Merini. Catanzaro non può permettersi il lusso di perdere una iniziativa di questa qualità che produce non solo sana cultura ma di riflesso anche vero turismo”.
Ed ancora Enzo Morelli, già primario dell’Azienda “Pugliese-Ciaccio” e fondatore del Movimento “Due Mari per la Calabria”. “Siamo in presenza di una iniziativa che merita la massima attenzione da parte del presidente della giunta regionale e degli altri enti pubblici. Da quanto è a nostra conoscenza, nessuno in Calabria è risuscito a creare un evento così importante senza contributi. Ora è tempo di tirare le somme anche in questo settore”.
Alquanto significativa anche la posizione di SEL, Carla Rotundo, infatti, a nome del partito di Niki Vendola, con una nota stampa ufficiale, chiede di evitare “con ogni mezzo che la città di Catanzaro perda la possibilità di ospitare la cerimonia conclusiva del Premio Alda Merini”.
“L’idea che il premio possa essere realizzato in altre regioni – dice Graziella Benatti, una delle partecipanti – non mi dà più la stessa emozione che ho avuto quando ho partecipato, sapendo di venire nella vostra bella Calabria. Con voi, caro Ursini, è iniziata una mia nuova rinascita, non solo letteraria ma soprattutto interiore”. Ed Emanuela Riva di Locate Varesino: “sarebbe un peccato se il Premio Merini uscisse dal luogo in cui è nato perché Ursini ha creato un’occasione, per nulla secondaria, di valorizzazione del territorio calabrese”.
“Finirà – aggiunge Narratrice-Autrice – che oltre alla fuga dei cervelli, assisteremo anche alla fuga degli eventi. E sarà una ulteriore sconfitta per tutti”.
“Ursini – afferma infine Maria Pia Furina (medaglia del Capo dello Stato alla terza edizione del premio “Vivarium” – rappresenta per noi autori un’occasione senza eguali. Farlo andare altrove vuol dire che la Calabria d’ora in poi anche in cultura sarà più povera. Altro che ricorrenze, manifestazioni e sagre popolari realizzate con lauti finanziamenti”!
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