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MEDAGLIA D'ORO AL PROF. DE SARRO
Ha 50 anni ma non li dimostra. Il Premio Brutium, fondato nel lontano 1966 da Giuseppe Gesualdi, è ancora oggi, infatti, uno dei più importanti riconoscimenti che annualmente vengono assegnati ai calabresi più illustri che operano nel mondo incarnando quell’orgoglio di appartenenza che ha vinto difficili sfide. Mezzo secolo di attività rappresenta davvero un grande traguardo. Gesualdo comprese che riunire i calabresi a Roma sarebbe diventata una formula di successo per valorizzare il grande patrimonio culturale della Calabria creando un nuovo e positivo messaggio per una regione ai margini dello Stato e dalla storia più che tormentata.
In occasione del 50° Anno della Fondazione, mercoledì scorso, l’associazione “Brutium-Calabresi nel mondo”, ha consegnato nella Sala della Protomoteca i riconoscimenti annuali, tra i quali spicca la “Medaglia d’oro Calabria” assegnata a personalità del mondo dell’arte, della cultura e del mondo accademico che lavorano ogni giorno onestamente e senza tanti clamori mediatici. Un premio solo al merito, perciò, che travalica il confine della tanto inseguita visibilità.
La prima medaglia d’oro, nel 1966, era stata assegnata a S.E. Silvio Tavolaro, Presidente della Suprema Corte di Cassazione. Quest’anno, tale riconoscimento è stato attribuito al prof. Giovambattista De Sarro, direttore dal 1992 dell’Unità Operativa di Farmacologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera “Mater Domini” e, da oltre un decennio, referente nazionale presso il MIUR della la Scuola di Specializzazione in Farmacologia e Tossicologia Clinica.
“Dimostrando sempre con orgoglio la sua origine calabrese, De Sarro - è stato sottolineato nel corso della cerimonia di premiazione - si è distinto a livello nazionale ed internazionale per la sua eccellente attività di ricerca neurofarmacologica, rivolta principalmente alla cura delle epilessie. Ha ricoperto il ruolo di Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’UMG e attualmente dirige il Dipartimento di Scienze della Salute. È stato membro della Commissione Tecnica dell’AIFA ed autore di più di 400 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, di 70 pubblicazioni su riviste italiane e di oltre 20 capitoli di libro in lingua inglese”. Uno scienziato, insomma, di spessore internazionale, simbolo della Calabria più bella.
Alla cerimonia di premiazione hanno presenziato tantissimi esponenti del mondo politico, culturale e accademico tra i quali il Prof. Franco Romeo, direttore della Cattedra di Cardiologia all’Università “Tor Vergata”, anch’egli di origine calabrese, il prof. Giuseppe Nisticò, già presidente della giunta regionale e Ordinario di Farmacologia, il Prof. Cosimo Ferri, magistrato e attuale sottosegretario alla giustizia.
Dopo aver ricevuto il premio, De Sarro ha ringraziato i famigliari, i maestri, i collaboratori ed i Colleghi di Ateneo che giornalmente collaborano nell’attività scientifica e didattica grazie alla quale l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro è, oggi, scientificamente considerata una tra le migliori Università d’Italia.
Un calabrese autentico, quindi, che ha proiettato la Calabria nell’agone della ricerca scientifica internazionale più accreditata.
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