saggistica
PRESENTATO VOLUME SULLA DIVISIONE "SILA"
La microstoria diventa storia e aiuta a conoscere e ad interpretare nel migliore dei modi alcune delle vicende belliche del nostro Paese.
Venerdì sera, nella Sala concerti del comune di Catanzaro, la microstoria della città è stata oggetto di un interessante incontro promosso dalle edizioni Ursini, dall’Accademia dei Bronzi e dall’Associazione “Calabria in armi”.
All’incontro, moderato egregiamente da Antonio Montuoro, presidente dell’associazione “Teura”, hanno partecipato Mario Saccà, presidente di “Calabria in armi”, Daniela Pietragalla, dottore di ricerca, il generale Pasquale Martinello e i due autori, tutti consapevoli del fatto che il testo pubblicato da Ursini “ricostruisce in maniera rigorosa quel breve arco temporale che è stata la guerra del 1935/1936”.
Presenti, tra gli altri, il capitano Antonino Piccione, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Catanzaro, in rappresentanza del comandante provinciale, colonnello Ugo Cantoni; il maresciallo Natalino Sorbo della Stazione dei Carabinieri di Catanzaro principale; il dottor Antonio Garcea dell’Archivio di Stato; la signora Gabriella Colosimo che ha ricordato il padre Gaetano partito per la campagna d’Africa il 12 ottobre 1935 e rientrato nel novembre del 1936; il dottor Saverio Granato che ha raccontato alcuni episodi di quella campagna militare alla quale partecipò anche il padre Filippo.
Pienamente soddisfatti gli autori e l’editore. “È un testo, - ha dichiarato Ursini - di assoluta onestà intellettuale, che merita di entrare a pieno titolo nelle biblioteche scolastiche della città perché aiuta a comprendere meglio la storia militare dei nostri territori”.
“Nostro scopo primario - hanno sottolineato gli autori - è stato quello di sottrarre all’oblio coloro che, inquadrati nella 27ª Divisione “Sila”, partirono dalla nostra regione per prendere parte ad un’avventura coloniale che inebriò l’intera nazione”.
“L’oblio della memoria - ha detto Montuoro - in una terra millenaria ricca di storia, di tradizioni, di cultura, ha determinato il ritardo della nostra regione rispetto ad altre aree più virtuose del Paese. La valorizzazione della Calabria passa, quindi, pure attraverso la riscoperta di vicende misconosciute alle quali i calabresi hanno comunque dato un contributo significativo, anche in termini di vite umane”.
Mario Saccà ha quindi ricordato il grande contributo di soldati e di morti dato dalla città di Catanzaro nelle guerre risorgimentali e in quelle del secolo scorso.
“Nel libro, - ha poi sottolineato Daniela Pietragalla - la grande storia decisa dai capi di stato, dai generali e dalle forze diplomatiche, viene diligentemente ripresa e riordinata permettendo al lettore di ricostruire con facilità, attraverso una pregevole e minuziosa raccolta di fonti documentarie e di estratti di critica storiografica, le fasi di arruolamento e di dislocazione degli eserciti in terra d’Africa, le battaglie campali e gli scontri isolati, l’allestimento delle infrastrutture, l’onore ai caduti e il ritorno trionfale in patria”.
“Il volume sulla Divisione di Fanteria “Sila” - ha poi aggiunto il generale Pasquale Martinello - è un bellissimo compendio nel quale trovano posto le vicende geo-politiche e militari di quegli anni e aiuta a comprendere la valenza politica della decisione di invadere l’Abissinia”.
Quella proposta dalle edizioni Ursini, dall’associazione “Calabria in armi” e dall’Accademia dei Bronzi, è stata, insomma, una serata di grande interesse storico, alla quale ha partecipato un pubblico altamente qualificato.
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